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Sabato 4 giugno 2016

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Il raduno periodico annuale delle controculture digitali, l’Hackmeeting, entra nel vivo della sua edizione 2016. L’incontro si svolge ogni dal 1998 in una differente città italiana. Quest’anno si svolgerà fino a domani nel polo Fibonacci di Pisa, il centro nevralgico dell’Università di Pisa, quindi uno degli spazi più attraversati e vissuti della città. Fino a domani, il polo scientifico sarà teatro di workshop, talks, seminari e momenti di socialità organizzati dalla comunità hacker italiana (e non solo), composta da appassionati di tecnologia, mediattivisti o semplici interessati che si riconoscono nella definizione di hacker che viene usata fin dall’Hackmeeting 2001 a Catania, «chi vuole gestire se stesso e la sua vita come vuole lui e sa s/battersi per farlo, anche se non ha mai visto un computer in vita sua». In questo senso, la definizione di hacker si riferisce in modo inclusivo ad una questione di metodo. Il denominatore comune delle attività presenti ad Hackmeeting sono un approccio critico e consapevole dei rapporti di forza nella produzione del sapere e lo spirito di curiosità e condivisione che caratterizza quell’etica «Do It Yourself» (DIY) delle controculture underground. Hackmeeting chiama a raccolta tutti quei singoli o quei collettivi che reclamano la libertà di smanettare, di sperimentare, smontare e analizzare i circuiti del proprio computer, così come i processi di produzione e circolazionde dei saperi. L’Hackmeeting è iniziato ieri pomeriggio nelle aule del polo Fibonacci e ha già accolto moltissime iniziative: dai workshop di saldatura organizzato nel giardino del polo fino alla presentazione dell’edizione 2016 del festival di fumetto indipendente “BordaFest”, dal seminario sull’open access alla presentazione della piattaforma di crowdfunding firefund.net. Anche oggi il programma è fitto di eventi: alle ore 12 il gruppo di ricerca Ippolita, che da quasi dieci anni analizza le dinamiche sociali e politiche messe in atto dalla Rete, presenterà il loro ultimo libro “Anime elettriche”, saggio che affronta l’azione delle nuove tecnologie sulla nostra sfera emotiva e cognitiva. Sempre a cura di Ippolita si terrà inoltre un laboratorio di autodifesa digitale. Alle ore 16, sarà invece presentato il progetto NoBorderWifi della campagna #OverTheFortress, che ha provveduto nei mesi passati a fornire connessione internet ai migranti che erano presenti nel campo profughi di Idomeni al confine tra Grecia e Macedonia. Grazie al progetto di NoBorderWifi è stato possibile permettere a molti migranti di provare ad inoltrare le richieste di asilo, comunicare con le famiglie rimaste nel paese di provenienza o già in Europa e di costruire refugees.tv, una piattaforma di narrazione e inchiesta capace di portare online testimonianze delle condizioni del campo. Alle 21:30, il gruppo di ricerca italo-tedesco “HumanParticles” costituito da fisici, biologi ed informatici presenterà per la prima volta al pubblico un workshop sulla costruzione di un piccolo acceleratore lineare (LINAC), impiegato in via sperimentale per aumentare i valori nutritivi di frutta, verdura e cereali fino al 300%. In questo modo - dicono gli organizzatori del seminario - riusciremo a fornire alle realtà produttive in difficoltà uno strumento dal costo relativamente basso per affrontare i problemi di approvvigionamento alimentare. Tra gli altri talks in programma la presentazione del libro “Fortopia - Storie d’amore e d’autogestione”, il libro sui 30 anni del Forte Prenestino. un seminario sulla crittografia post-quantistica, una tavola rotonda sulle questioni di genere all’interno della comunità hacker e un dibattito organizzato da due progetti di scrittura collettiva MAZ e SIC sulle nuove forme di autoproduzione nell’editoria digitale. Hackmeeting è stato già attraversato ieri da centinaia di persone che sono arrivate al polo FIbonacci per seguire i talks e i seminari in programma. Molti di essi sono arrivati da tutta Italia unicamente per questo evento. Ancheoggi, sono previste altrettante presenze che attraverseranno il polo Fibonacci durante l’intero arco della giornata.

Venerdì 3 giugno 2016

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Comincia oggi al Polo Fibonacci di Pisa l’edizione 2016 di Hackmeeting, il raduno periodico annuale che dal 1998 raccoglie la comunità delle controculture digitali, ogni anno in una differente città italiana. Dopo l’edizione del 2007 all’ex-Rebeldìa, l’Hackmeeting torna a Pisa, al polo Fibonacci, centro nevralgico dell’Università di Pisa, quindi uno degli spazi più attraversati e vissuti della città. Da oggi fino a domenica 5 Giugno, il polo scientifico sarà teatro di tre giorni di workshop, talks, seminari e momenti di socialità organizzati dalla comunità hacker italiana (e non solo), composta da appassionati di tecnologia, mediattivisti o semplici interessati che si riconoscono nella definizione di hacker che viene usata fin dall’Hackmeeting 2001 a Catania, «chi vuole gestire se stesso e la sua vita come vuole lui e sa s\battersi per farlo, anche se non ha mai visto un computer in vita sua». In questo senso, la definizione di hacker si riferisce in modo inclusivo ad una questione di metodo. Il denominatore comune delle attività presenti ad Hackmeeting sono un approccio critico e consapevole dei rapporti di forza nella produzione del sapere e lo spirito di curiosità e condivisione che caratterizza quell’etica «Do It Yourself» (DIY) delle controculture underground. Hackmeeting chiama a raccolta tutti quei singoli o quei collettivi che reclamano la libertà di smanettare, di sperimentare, smontare e analizzare i circuiti del proprio computer, così come i processi di produzione e circolazionde dei saperi. La routine verticale e cattedratica dell’università verrà ribaltata per una tre giorni di dibattiti orizzontali e autoformazione, in una dinamica in cui i saperi vengono costruiti e condivisi da tutti i partecipanti. La lista dei talks e seminari di Hackmeeting è fitta di eventi ed iniziative di ogni tipo; la versione più aggiornata si trova all’indirizzo http://hackmeeting.org/hackit16/talks.html#programma. I talks della giornata di venerdì inzieranno a partire dalle ore 16 e dureranno fino a mezzanotte. Alle ore 16, i disegnatori e fumettisti del festival “BordaFest” verranno inoltre a presentare l’edizione 2016 del festival di fumetto indipendente che si svolge da due anni a Lucca in contemporanea con il più noto Lucca Comics and Games, e che ha assunto oramai un’importanza a livello nazionale nella scena fumettistica underground. Alle ore 17, la professoressa del dipartimento di Scienze Politiche Maria Chiara Pievatolo terrà un seminario divulgativo sul tema dell’open access. Durante il talk, si discuterà delle motivazioni per cui l’open access non è ancora la norma della pubblicazione scientifica e di come i fenomeni quali la canalizzazione del bisogno di condivisione in media sociali proprietari per accademici sono costruiti su interessi molto diversi dall’ideale della scienza aperta. In serata gli attivisti di firefund.net presenteranno la loro piattaforma non-profit di crowdfunding per movimenti sociali e di solidarietà. Finora, è stato utlizzata per lanciare una campagna di crowdfunding di 30 giorni per la ricostruzione di Kobane. Tra gli altri talks in programma la presentazione del servizio di streaming autogestito streampunk.cc, un seminario di autoformazione per utilizzare il software open-source di grafica vettoriale Inkscape e una sessione di letture musicate. Il programma è in continua evoluzione e nei prossimi giorni la lista dei talks potrebbe ampliarsi.

Mercoledì 1 giugno 2016

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Nei giorni del primo weekend di giugno (3, 4 e 5) si terrà a Pisa una nuova edizione di Hackmeeting, il raduno periodico che dal 1998 ogni anno raccoglie la comunità delle controculture digitali in una differente città italiana. Dopo l’edizione del 2007 all’ex-Rebeldìa, l’Hackmeeting torna a Pisa, al polo Fibonacci, centro nevralgico dell’università di Pisa, uno degli spazi più attraversati e vissuti della città. Dal 3 al 5 Giugno, il polo scientifico sarà teatro di tre giorni di workshop, talks, seminari e momenti di socialità organizzati dalla comunità hacker italiana, composta da appassionati di tecnologia, mediattivisti o semplici interessati che si riconoscono nella definizione di hacker che viene usata fin dall’Hackmeeting 2001 a Catania, «chi vuole gestire se stesso e la sua vita come vuole lui e sa s\battersi per farlo, anche se non ha mai visto un computer in vita sua». In questo senso, la definizione di hacker si riferisce in modo inclusivo ad una questione di metodo. Il denominatore comune delle attività presenti ad Hackmeeting sono un approccio critico e consapevole dei rapporti di forza nella produzione del sapere e lo spirito di curiosità e condivisione che caratterizza quell’etica «Do It Yourself» (DIY) delle controculture underground. Hackmeeting chiama a raccolta tutti quei singoli o quei collettivi che reclamano la libertà di smanettare, di sperimentare, smontare e analizzare i circuiti del proprio computer, così come i processi di produzione e circolazionde dei saperi. La routine verticale e cattedratica dell’università verrà ribaltata per una tre giorni di dibattiti orizzontali e autoformazione, in una dinamica in cui i saperi vengono costruiti e condivisi da tutti i partecipanti. All’interno della comunità hacker si è sviluppata una controcultura digitale che analizza e interroga le tecnologie che oggi giorno pervadono ogni aspetto delle nostre vite. Ad esempio internet è presentato molte volte come luogo democratico e neutrale, ma l’hacker sa bene che l’infrastruttura e i processi in rete determinano anche rapporti di potere, forme di sfruttamento, di controllo e censura. La lista dei talks e seminari di Hackmeeting è fitta di eventi ed iniziative di ogni tipo; la versione più aggiornata si trova all’indirizzo https://wiki.eigenlab.org/index.php/Hackmeeting0x13:Talks. Di seguito sono riportati alcuni talk. Sarà presente il gruppo di ricerca Ippolita, che da quasi dieci anni analizza le dinamiche sociali e politiche messe in atto dalla Rete. Recentemente ha pubblicato Anime elettriche, saggio che verrà presentato durante la tre giorni e che affronta l’azione delle nuove tecnologie sulla nostra sfera emotiva e cognitiva. Sempre a cura di Ippolita si terrà inoltre un laboratorio di autodifesa digitale. Un altro intervento molto interessante sarà la presentazione del progetto NoBorderWifi della campagna #OverTheFortress, che ha provveduto nei mesi passati a fornire connessione internet ai migranti che erano presenti nel campo profughi di Idomeni al confine tra Grecia e Macedonia. Grazie al progetto di NoBorderWifi è stato possibile permettere a molti migranti di provare ad inoltrare le richieste di asilo, comunicare con le famiglie rimaste nel paese di provenienza o già in Europa e di costruire refugees.tv, una piattaforma di narrazione e inchiesta capace di portare online testimonianze delle condizioni del campo. Il gruppo di ricerca italo-tedesco “HumanParticles” costituito da fisici, biologi ed informatici presenterà per la prima volta al pubblico un workshop sulla costruzione di un piccolo acceleratore lineare (LINAC), impiegato in via sperimentale per aumentare i valori nutritivi di frutta, verdura e cereali fino al 300%. In questo modo - dicono gli organizzatori del seminario - riusciremo a fornire alle realtà produttive in difficoltà uno strumento dal costo relativamente basso per affrontare i problemi di approvvigionamento alimentare. I disegnatori e fumettisti del festival “BordaFest” verranno inoltre a presentare l’edizione 2016 del festival di fumetto indipendente che si svolge da due anni a Lucca in contemporanea con il più noto Lucca Comics and Games, e che ha assunto oramai un’importanza a livello nazionale nella scena fumettistica underground. Tra gli altri talks in programma la presentazione del servizio di streaming autogestito streampunk.cc, un seminario sulla crittografia post-quantistica, la presentazione della piattaforma di crowdfunding per movimenti sociali Firefund.net e un dibattito organizzato da due progetti di scrittura collettiva MAZ e SIC sulle nuove forme di autoproduzione nell’editoria digitale. Non mancheranno inoltre laboratori su questioni di genere e dibattiti su intersezioni tra informatica e biologia (biohacking), e molto altro ancora… Il programma è in evoluzione dinamica, e da qui all’inizio dell’evento i tavoli di dibattito potrebbero aumentare, vista la natura aperta dell’evento, che permette a chiunque di avanzare proposte sulla mailing list di Hackmeeting.

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