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Da "il Tirreno" del 5 maggio 1998
http://www.iltirreno.it/iltirreno/quotidiano/rubriche/multimedia/lt710.htm


EVENTI

Sacchi a pelo, pc e uno slogan: «Internet libera»
La festa degli hacker
A Firenze un meeting alternativo
A giugno tre giorni in un centro sociale autogestito È il primo raduno in Italia riservato alla cultura cyberpunk

di Marco Gasperetti

UN FESTIVAL, seminari, spettacoli, dibattiti, musica. E soprattutto cyber cultura, con tanto di computer e navigazione su Internet. Insomma, profumo di fine millennio, di circuiti integrati, di libertà.
Sarà Firenze ad ospitare il primo meeting italiano degli hacker che si svolgerà il 5, 6, 7 giugno. Sì, proprio loro, il popolo postmoderno e libertario dei navigatori del ciberspazio, osannati o criminalizzati dai media per le loro imprese. Gente che ama «l'altra cultura», che frequenta i centri autogestiti, sempre in cerca di qualcosa. Gente inquieta che non ama troppo le regole, i monopoli, Bill Gates, Big Blue e predica la libertà assoluta nella diffusione dell'informazione e vuole un'Internet (gratuita) e accessibile a tutti. «Gente che ha un'idea di cultura a misura d'uomo, - spiegano loro - globale e non finalizzata agli interessi di mercato. Gente che lotta per la difesa dei diritti del cittadino e che dunque critica ogni legge che sia il compromesso degli interessi dei monopoli dell'informazione o di multinazionali economiche».
«Hack-It 98», questo il nome affibbiato alla rassegna, ha un'anima poliforme. «È un open air, un meeting, un hacking party - spiegano gli organizzatori - ma anche un momento di riflessione, un'occasione di apprendimento collettivo, un atto di ribellione, uno scambio di idee, esperienze, sogni, utopie, amore».
Insomma, saranno tre giorni vissuti all'insegna della libertà e della cultura alternativa, della virtualità. La kermesse degli hacker avrà come teatro il Cpa (Centro Popolare Autogestito) di Firenze, in viale Giannotti 79 (tel 055-6580151, indirizzo Internet www.ecn.org/hackit98).
Il Cpa è una specie di Leoncavallo. Occupato da alcuni anni, rischia di essere raso al suolo. Al suo posto dovrebbe sorgere un supermercato. Così i ragazzi del centro hanno iniziato una battaglia per salvarlo.
Ed è qui che gli hacker di mezza Italia troveranno alloggio. Gratis. «Vogliamo creare un accampamento provvisorio, fatto di sacchi a pelo e, per chi vuole, anche di tende - dicono gli organizzatori -. Nessuno dovrà pagare una lira perché il costo dell'infrastruttura di base verrà coperto dal centro».
Ci saranno seminari su Internet, sulla sicurezza delle banche dati, sulla cibercultura, sul software e così via. Oltre ai sacchi a pelo gli intervenuti potranno portarsi anche il loro computer per navigazioni di gruppo e chissà quali altre diavolerie. E soprattutto dimostrare di essere veramente degli hacher: «Ovvero essere sensibili al rispetto della comunità - spiegano gli organizzatori - e saper trovare soluzioni brillanti per rendere veramente libera la comunicazione».
Naturalmente il meeting avrà anche un doppio nel ciberspazio. Potrà essere seguito via Internet grazie alla Grande Ragnatela e alla posta elettronica.