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a cura dei VRMLdreamers
Sabato 6 Giugno
ore 16.00 - 18.00
Spazio: Sala Navigazione

VRML, tridimensionalita' e comunicazione in rete. Introduzione al linguaggio VRML ed all'utilizzo congiunto di Java. Esempi di mondi interattivi 3D multiutente.

Il VRML e' acronimo di Virtual Reality Modeling Language. Tecnicamente parlando, il VRML non e' ne' realta' virtuale ne' linguaggio di progettazione. La realta' virtuale in particolare implica una esperienza full immersion in 3D (ad esempio un casco virtuale) e dispositivi input 3D (ad esempio i guanti digitali). Il VRML non richiede ne' preclude la full immersion. Inoltre, un vero linguaggio di progettazione conterrebbe primitive e meccanismi di progettazione geometrici molto piu' elaborati.

Se il VRML non e' ne' realta' virtuale ne' linguaggio di progettazione, allora cos'e'? Ci sono molte risposte a questo interrogativo. Esso definisce la maggior parte delle semantiche comunemente usate presenti nelle applicazioni tridimensionali di oggi, come le trasformazioni ereditarie, le fonti di luce, i viewpoints, l'animazione, l'effetto nebbia, le proprieta' dei materiali e la mappatura delle textures.

Pur descrivendo scenari tridimensionali, il VRML e' un linguaggio che potrebbe essere considerato equivalente all'HTML: e' un linguaggio semplice, riconosciuto da tutti i sistemi operativi, per la realizzazione di pagine Web tridimensionali. Il VRML viene utilizzato per visualizzare le informazioni che vengono valorizzate meglio tridimensionalmente, come ad esempio i giochi, le visualizzazioni scientifiche, le dimostrazioni didattiche e l'architettura. In particolare questi tipi di progetti richiedono massima interazione, animazione, la partecipazione dell'utente e l'esplorazione oltre la statica visualizzazione di testi e immagini di cui l'HTML e' gia' provvisto.

Il VRML fornisce anche la tecnologia che integra tre dimensioni, testo e multimedialita' in un unico modello logico. Quando questi tipi di media vengono combinati con linguaggi script e le possibilita' di Internet, si ha un genere interamente nuovo di applicazioni interattive.

La risposta, piu' pubblicizzata e discussa, e' che il VRML e' la base del cyberspace e delle comunita' virtuali on-line che sono state descritte e rese popolari dagli scrittori di fantascienza, William Gibson in Neuromancer e Neal Stephenson in Snow Crash. Ma i critici hanno accuratamente fatto notare che il VRML non definisce ancora i protocolli di rete e del database necessari per vere simulazioni multiutente.

Cosi' la risposta alla domanda Cos'e' il VRML? e' in realta' l'insieme delle risposte sopra descritte e non sara' mai, probabilmente, un'unica semplice risposta. Ci sono, comunque, alcune risposte errate. Ad esempio, il VRML non e' una libreria di programmazione per le applicazioni tridimensionali. Dal momento che il VRML si basa sul formato Open Inventor, molti ipotizzano che fornisca anche le numerose interfacce di programmazione e gli strumenti inclusi nel pacchetto Open Inventor. In realta', il VRML e' una parte (e non solo) del formato Open Inventor e non definisce alcuna interfaccia per la programmazione delle applicazioni (API). Il fatto che il VRML includa l'integrazione del linguaggio script contribuisce a creare questo equivoco. Le potenzialita' del linguaggio script sono in particolar modo rivolte agli autori che hanno bisogno di maggiore potenza o integrazione.


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