Mosaico di Pace - Rivista ufficiale del movimento di Pax Christi Italia Su tale rivista "Infosfera", in assoluta autonomia, cura un piccolo spazio di divulgazione telematica che ci risulta essere apprezzato.
Hacker in inglese significa sgobbone, secchione, nel gergo informatico hack
e' una " cosa fatta bene", un pezzo di bravura in programmazione . I primi
hacker furono, appunto, dei veri e propri scienziati che hanno rinnovato
completamente il mondo dell'informatica: il personal , per fare solo un
esempio, e' frutto di un ambiente e di una cultura "hacker".
Col tempo il vocabolo ha assunto, impropriamente, il termine di pirata
informatico ma su tale definizione occorre precisare. Gli attori della
scena Hacker non hanno mai fatto del lucro il fine ultimo delle intrusioni
ma, con le loro azioni spesso eclatanti, hanno rivendicato l'esigenza di
mantenere un certo grado di controllo sulle tecnologie dell'informazione di
fronte al pericolo di monopolio dei potenti poteri sovranazionali. L'etica
hacker si basa sul principio della condivisione e diffusione del sapere: se
sapere e' potere, diffondere conoscenza significa diffondere potere, dunque
democrazia.
E' su questi presupposti che in Firenze il 5/6/7 giugno 98, presso il
Centro Popolare Autogestito, gli hacker italiani si sono riuniti
fisicamente per la prima volta. Sono stati tre giorni densi di incontri,
corsi, dibattiti, collegamenti in rete. "Smanettoni" provenienti da tutta
Italia hanno dato prova delle loro abilita' tecniche e della loro volonta' di
essere soggetti attivi nell'indirizzare la rete nel senso di strumento di
liberta', in antitesi agli intenti di controlli polizieschi - mascherati
magari dal pretesto della caccia ai pedofili - o alle mire di
trasformazione in baraccone commerciale voluto dalle grandi corporation.
Al di la' dei contenuti e delle molteplici conclusioni "aperte" dei
dibattiti svoltisi, il dato politico piu' rilevante resta la modalita' di
organizzazione dell'evento, totalmente autogestita e non-profit. Chiunque
abbia preso parte all'Hack-IT 98, e' stato non un visitatore ma un attore
dell'evento e la possibilita' di creare situazioni di pubblico interesse
solo disponendo delle sedie in circolo e' stata la vera essenza del meeting,
tanto che alla fine della tre giorni, volutamente, nessun "documento" e'
stato stilato. L'obiettivo, piuttosto, e' quello di rendere l'appuntamento
annuale e nel frattempo cercare di costituire una "agenzia" che si occupi
dei diritti legati alla telematica e ai lavoratori ad essa legati.
(il dibattito sull'Hack Meeting e' reperibile a www.ecn.org/hackit98)